Materiale: Ferro

Anno di realizzazione: 2021

Committente: opera pubblica

Quest’opera d’arte in ferro battuto si ispira alla devastazione della guerra, simbolicamente rappresentata attraverso lastre di ferro che rievocano lo scoppio di una bomba, con frammenti e scaglie di metallo che si disperdono come segni indelebili. All’interno della scultura prende vita la scena centrale: l’incontro onirico tra una madre e suo figlio soldato. La madre spera disperatamente di riabbracciare il figlio, di vederlo tornare vivo dalla guerra; il figlio, in punto di morte, immagina la figura della madre davanti a sé. Le loro mani si avvicinano, ma non si toccheranno mai, spezzate per sempre dalla brutalità della guerra.

Di fronte all’opera, un volto senza identità rappresenta tutti coloro che hanno perso la vita in guerra, simbolo del sacrificio del Milite Ignoto. Tuttavia, l’opera non si ferma al passato, ma estende il suo significato alle guerre attuali e agli strazi delle madri che oggi perdono i loro figli non solo nei conflitti armati, ma anche in mare, mentre questi cercano una vita migliore e più felice.

Stilisticamente, l’opera mantiene una coerenza nell’uso delle lame di ferro, che delineano corpi e volti come ricordi, sogni o sfregi indelebili, evocando la fragilità e l’irreversibilità della perdita umana.